L’erisimo (Sisymbrium officinale o Erysimum officinale), è una pianta erbacea annuale appartenente alla
famiglia delle Brassicaceae. Le proprietà dell’erisimo sono note fin dall’antichità, dove prende il nome di
“erba dei cantanti”, dal greco “eruo” “io salvo” e, “oimos” “il canto”. Nel linguaggio comune questa pianta è
conosciuta anche come “erba cornacchia comune”.
I suoi nomi sono dovuti all’azione antinfiammatoria, antisettica ed emolliente sull’apparato respiratorio.
L’erisimo, conferisce un effetto benefico in caso di tosse (sia grassa che secca), raucedine, disturbi alle corde
vocali o perdita della voce, e infiammazioni della gola associate a faringite, laringite, tracheite.
Viene utilizzato per placare le irritazioni delle prime vie aeree conseguenti a tosse, influenza e raffreddore.
Le mucillagini, i flavonoidi e i glucosidi solforati, che si trovano in quantità rilevanti nelle foglie e nelle parti
aeree fiorite della pianta, conferiscono all’erisimo una proprietà fluidificante, ottima in caso di catarro in gola
o nei seni nasali e una proprietà espettorante che aiuta ad eliminare le secrezioni in eccesso.
L’erisimo utilizzato nella quotidianità, diventa un prezioso alleato della salute: la potenzialità di questa
pianta officinale è di sostenere tutto il sistema respiratorio, prevenendo irritazioni e infiammazioni, e agendo in maniera rapida quando queste insorgono, soprattutto nei mesi più freddi dell’anno.
È consigliato l’utilizzo soprattutto per coloro che soffrono spesso di queste problematiche in inverno, e per i fumatori, in quanto, lenisce l’infiammazione e la secchezza delle mucose provocata dal fumo.
L’attività dell’erisimo è stata valutata attraverso test preclinici fornendo informazioni utili sulla pianta.
La principale attività vantata è quella antimicrobica, data dagli estratti acquosi di erisimo in grado di
contrastare la crescita di alcuni tipi di batteri sia Gram-positivi (Clostridium perfringens, Enterococcus
faecalis e Micrococcus luteus), che Gram-negativi (Chryseobacterium indologenes, Vibrio alginolyticus, e
Aeromonas hydrophila), e di alcuni tipi di funghi (Aspergillus niger e Saccharomyces cerevisiae, e il genere
Penicillium). È evidenziato come gli estratti ottenuti dalla pianta fresca siano più efficaci di quelli ottenuti
dalla pianta essiccata.
L’attività antiossidante dell’erisimo è attribuita a un’azione di “radical scavenger”, ossia di “spazzino”
dei radicali liberi. Lo stress ossidativo indotto dal fumo di sigaretta rappresenta un fattore di danno per le
corde vocali. A tal proposito, gli estratti di erisimo possono proteggere da questo danno grazie al loro effetto
neutralizzante. In linea di massima, l’effetto ha un’efficacia potenziale se assunto sotto forma di integratore
alimentare.
Questa pianta si presta a diverse preparazioni erboristiche: tintura madre, decotto, tisana ed estratto fluido.
Ognuna di queste ha potenzialità diverse e può essere utilizzate a seconda della necessità.
In caso di forte infiammazione alla gola, calo di voce o afonia, è consigliato l’erisimo in tintura madre perché
il principio attivo presente in concentrazione maggiore e in fase acuta è necessaria un’azione d’urto e diretta.
Preziosa è la tisana di erisimo che può essere consumata per tutta la stagione fredda perché diventa un ottimo
rimedio per prevenire e conferire sollievo in presenza di laringiti e tracheobronchiti. Per sfruttare le proprietà
dell’erisimo per il catarro, il mal di gola e la perdita di voce se ne possono bere due o tre tazze al giorno.
Inoltre, la tisana di erisimo può essere utilizzata come collutorio per effettuare gargarismi per alleviare le
infiammazioni della bocca, delle gengive e della gola.
Il decotto può essere preparato e consumato sia in fase acuta che in via preventiva perché le mucillagini
presenti sono un toccasana per le mucose, apportano acqua ai tessuti e creano uno strato protettivo che
previene l’insorgenza di fastidi e irritazioni.
L’estratto fluido si può trovare sotto forma di spray per applicazioni localizzate o come gocce di erisimo da
assumere per via interna.
Il formato “caramella” rientra tra le modalità più diffuse per beneficiare dell’erisimo ed è mirato ad
un’azione emolliente, balsamica e rinfrescante.
Tra le proprietà del Biancospino, le principali riguardano l’uso nel trattamento delle lievi insufficienze
cardiache e delle aritmie, delle palpitazioni e dell’ipertensione arteriosa lieve. Inoltre, al biancospino viene
attribuita anche un’azione sedativa che viene sfruttata in presenza di situazioni ansiose.
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Specializzato in erboristeria presso Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", ho fondato l'Erboristeria Pucci più di 30 anni fa a Priverno, un piccolo comune in provincia di Latina.
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